Fusil Reformado FR8, soprannominato "El Cetmeton"

 

 

Scheda di Absolut - arma fotografata della sua collezione privata.

 

Paolo Conte ha scritto una canzone che fa "era un mondo adulto, e si sbagliava da professionisti". Credo si tratti di una "regola generale" :-)

Nella scheda del fucile FR7 spagnolo ho scritto che in vita mia non mi era mai capitato di trovare in Italia un fucile FR8, e fino ad oggi non ne avevo mai visto uno. Mi consolo pensando che sul libro di Pagani dedicato alle ex ordinanza, l'FR8 non è neppure citato. Fortunatamente chi ha provveduto alla catalogazione dell'arma è stato lungimirante; ha evitato di fare riferimento al modello del fucile (FR7 o FR8), limitandosi a chiedere la catalogazione di un fucile di produzione spagnola prodotto dall'Arsenale di La Coruna, calibro 308 Winchester, e denominandolo "Spanish Special Purpose". In effetti i modelli FR7 ed FR8 hanno lo stesso calibro, la stessa lunghezza dell'arma, la stessa forma, e questo perché in entrambi i casi si tratta di una riarsenalizzazione di fucili Mauser spagnoli. Quindi, da un punto di vista dimensionale ed estetico, a differenziare l'FR7 dall'FR8 c'è soltanto la manetta di armamento, che è curva nel fucile FR7 (che deriva dal fucile corto Mauser modello 1916) e dritta nel fucile FR8 (che deriva dal Mauser spagnolo modello 1943, molto simile al "classico" K98K).

La differenza diventa invece sostanziale per un tiratore. Infatti il Mauser 1916 era inizialmente camerato per il calibro 7 mm., e non ha sicuramente la solidità del modello 1943, nato in calibro 8x57.

Quando meno te lo aspetti.... capiti nella "solita armeria", quella a cinque minuti di strada da casa, la Royal Armouries... e ti trovi davanti un FR8!

Non me ne sono accorto subito, mentalmente l'avevo subito etichettato come FR7 e invece, cavolo... la manetta era dritta!

Nel giro di venti minuti, il fucile era già nella mia stanza blindata.

Ma forse è il caso di ridare una occhiata alla storia di questo fucile, che a questo punto è veramente l'ultimo dei "Mauser veri", perché è "nato" negli anni 60, quando molti degli altri eserciti usavano già i FAL...

La Spagna è entrata nella NATO solo nel 1982, e quindi fino a quell'anno non ha utilizzato i calibri standard della NATO, ma il calibro d'ordinanza spagnolo, il 7,62 CETME, era dimensionalmente identico al 7,62 NATO sia pure balisticamente meno potente, con una palla di 112,5 grani, camiciata con una lega di ottone e nucleo in lega di antimonio. La parte anteriore della palla era in materiale plastico. Questa munizione era perfetta sul CETME modello 58, perché la governabilità dell'arma nel tiro a raffica era superiore rispetto ad analoghe armi camerate per il 7,62 NATO. 

La munizione 7,62 CETME, adottata nel 1957, è rimasta la munizione di ordinanza spagnola per un quarto di secolo, fino a quando nel 1982 la Spagna non è entrata nella NATO adottandone il munizionamento "standard".

Nei primi anni 60 il fucile d'assalto CETME era in piena produzione, e negli arsenali spagnoli c'erano tanti Mauser 1916 (in calibro originale 7 mm., vedi scheda) e Mauser 1943 (versione spagnola del Mauser 98, in calibro originale 8 Mauser) in buone condizioni. Di canne in calibro 7,62 CETME c'era abbondanza, visto che venivano utilizzate per produrre il CETME.

E così, negli anni 60, la Spagna decise di "modernizzare" l'arsenale, camerando tutte le armi disponibili in calibro 7,62 CETME. In alcuni casi ci si limitò a ricamerare l'arma nel calibro 7,62 senza operare ulteriori modifiche (ed è il caso del Mauser 1916 "Guardia Civil" già oggetto di un'altra scheda).

In altri casi, si preferì utilizzare i legni ed una parte dei ferri dei fucili arsenalizzati per ammodernare l'arma.

Ed eccoci arrivati alla nascita dell'FR7 e dell'FR8.

Con le canne fornite dalla CETME e dalla Heckler and Koch in calibro 7,62, vennero ridisegnati sia il Mauser 1916 (riconoscibile dalla manetta di armamento curva, che venne denominato Fusil Reformado FR7, dove il "7" indica probabilmente il calibro originario del fucile, anche se secondo altri identifica solo la settima Regione Militare spagnola) che il Mauser 43 (denominato Fusil Reformado FR8).

Vennero adeguati ai tempi i congegni di mira, eliminando l'alzo e sostituendolo con una rotella girevole che permetteva ora di ottenere una visuale aperta (tarata per i 100 metri)

Ecco l'alzo dell'FR8, con la mira aperta

 

 

ed una delle tre diverse diottre, tarate per 200, 300 e 400 metri, disponibili girando la rotella di mira.

 

 

Il Fusil Reformado FR8 ha una canna parecchio più corta del Mauser modello 43 dal quale deriva, e nella parte inferiore della canna è presente un cilindro che contiene il materiale di pulizia, che si estrae usando una munizione.

 

 

E adesso... una occhiata al fucile FR8, che essendo derivato da un fucile camerato per il calibro 8x57, non ha alcun problema ad essere utilizzato con le munizioni in calibro 308 Winchester.... cosa che invece non me la sento di fare con l'FR7, che deriva da un Mauser 1916 inizialmente camerato per il 7 mm. spagnolo.

Ecco l'azione vista dall'alto

 

 

e contrariamente all'FR7, stavolta troviamo il crest con l'anno originale di costruzione del Mauser modello 43 dal quale l'arma è derivata, e l'anno è il 1956, cioè un anno prima che venisse adottata la munizione in calibro 7,62 CETME. Ovviamente il calibro iniziale dell'arma era l'8x57 Mauser.

 

 

Sul lato sinistro c'è il solito "scarno" punzone apposto dopo la riconversione che identifica il fucile come un modello FR8

 

 

e lo stesso numero di matricola è riportato anche sulla manetta dell'otturatore.

 

 

Ecco i due "Fusil Reformado" a confronto, in alto l'FR8 ed in basso l'FR7. Si nota la differenza dei legni (calciatura dritta per l'FR7 e calciatura a pistola per l'FR8), e si nota la diversa forma della manetta dell'otturatore (piegata nell'FR7 e dritta nell'FR8).

 

 

La vista delle azioni evidenzia maggiormente le differenze.

 

 

E qui l'FR8 è messo a confronto con il fucile dal quale è derivato. Ovviamente quello in alto è l'FR8 e quello in basso è il Mauser modello 43 in calibro 8x57. Si nota che l'adozione di un congegno di mira posteriore molto più arretrato ha consentito di mantenere quasi inalterata la lunghezza della linea di mira, malgrado la canna dell'FR8 sia più corta di parecchi centimetri.

 

 

Ed ecco le due azioni viste dall'alto. A parte la fosfatazione operata sull'FR8, l'unica differenza è nella saldatura del nuovo organo di mira in posizione molto più arretrata.

 

 

e ancora una volta, il freno di bocca merita un dettaglio.

 

 

A rischio di ripetermi, visto che le stesse cose le ho già scritte nella scheda dell'FR7... se qualcuno pensa che l'FR 7 e l'FR 8 siano rimasti in arsenale come "armi della riserva", si sbaglia di grosso. Sono state armi di ordinanza dai primi anni 60 fino ai primi anni 80 quando, con l'adesione alla NATO e l'adozione della munizione 5,56 NATO, sia i bolt action FR che i CETME furono assegnati ai reparti ausiliari... ma in quei vent'anni di adozione come arma di ordinanza hanno accompagnato i militari spagnoli partecipando a numerose campagne militari, compresa quella del Sahara Spagnolo.

 

Lo so che sembra assurdo... ma da qualche parte, sul web, ho trovato la copia fotostatica del manuale spagnolo del Fusil Reformado FR-8. E' qui.